Il gusto per i libri era nato presto in lui. Fanciullo, un paggio lo trovava talvolta a mezzanotte ancora intento a leggere. Gli toglievano il candelabro, ed egli allevava delle lucciole per sostituirlo. Gli toglievano le lucciole, ed egli per poco non metteva a fuoco la casa con una esca. Per dirla in nuce, lasciando al novelliere la cura di spianar le infinite pieghe della seta delle nostre anime, Orlando era un aristocratico malato d’amore per la letteratura.